Copertina Il pensiero di rumme75

Non perdiamo di vista la questione fondamentale

Se posso, dico la mia sulla questione su presunti “cori” sul Ponte Morandi in Milan-Sampdoria.

Partiamo dal perché noi liguri ci siamo arrabbiati tanto: l’argomento Ponte Morandi è un argomento che ci rende particolarmente sensibili, una ferita ancora aperta non solo per le 43 vite spezzate da quella tragedia, ma anche per quello che quel disastro ha rappresentato nel nostro cuore e nelle nostre vite. Per noi genovesi e più in generale per tutti i liguri per tanti versi il 14 agosto equivale all’11 settembre per gli americani.

Dopo questa dovuta e sentita premessa passiamo ai fatti.

Ieri mattina il Secolo XIX riportava sulla sua edizione cartacea  e su quella web un articolo dal titolo forte: “La vergogna di San Siro: cori di tifosi milanisti sul crollo del Ponte Morandi” a firma di Dario Freccero che riferisce di una odiosa variante a un vecchio coro contro Genova, cantata da alcuni tifosi rossoneri in direzione dei tifosi presenti nel settore ospiti che faceva riferimento alla tragedia del 14 agosto 2018.

Il giornalista su Twitter riportava una delle fonti che testimoniavano i cori di “piccoli gruppetti” in Curva Nord, riportando che oltre a questo ragazzo, sentito e interpellato dopo il suo commento pubblicato su Facebook, altri presenti allo stadio gli avevano confermato che sparuti gruppi avevano variato il coro in modo così indegno.
Va aggiunto però che non esistono video o audio che possano corroborare queste testimonianze.

Immediata è partita la polemica, soprattutto sui social, non solo da parte dei tifosi di Sampdoria e Genoa, ma di tutti i liguri, me compreso, a prescindere dal tifo. Questa è tutto fuorchè una questione di tigo: noi liguri siamo indignati perché ci siamo sentiti toccati tutti su una ferita che ancora sanguina per la nostra amata città e la nostra amata regione.

La presa di posizione è stata unanime e ha coinvolto fra gli altri il sindaco di Genova Marco Bucci

…e il Comitato Vittime del Morandi che, ovviamente, si è sentito toccato in prima persona.

Su una cosa siamo tutti d’accordo: non si colpevolizza la società o tutti i tifosi, ma quei 10/100 imbecilli che hanno intonato quel coro indegno (o che hanno scritto post altrettanto indegni sui social…). Questi sono esseri, nemmeno degni di essere chiamati persone, che hanno la segatura al posto del cervello (alla pari di chi inneggia ad altre tragedie: Heysel, Superga, solo per fare alcuni esempi) e non hanno nessun rispetto tantomeno per le famiglie di chi ora non c’è più.

Il problema principale è stata la gestione di tutta la questione e in questo secondo me si è perso il punto di vista fondamentale: verificare la segnalazione con gli strumenti a disposizione, individuare e punire i responsabili. Ad esempio alcuni giornalisti molto vicini alla società si sono subito prodigati a negare l’esistenza del coro, che non risultava percepito in altri settori dello stadio, né segnalato alla Questura, senza peraltro prendere nessuna distanza da eventuali sparuti gruppi che possano averlo cantato vicino al settore ospiti (e percepito dai tifosi blucerchiati).

Dal mio punto di vista va fatta una tiratina d’orecchie alla Società Milan, perché sarebbe bastato pubblicare ieri pomeriggio un comunicato di questo tipo per calmare gli animi:

 

L’AC Milan intende prendere le distanze da quanto riportato da alcune testate giornalistiche in merito a presunti cori offensivi contro le vittime del Ponte Morandi di Genova. Tali cori, che vanno ben oltre le rivalità sportive, non rappresentano ovviamente i valori dell’AC Milan né tantomeno della maggioranza dei suoi tifosi, profondamente colpiti da quanto accaduto il 14 agosto 2018.

L’AC Milan, comprendendo la rabbia e il dolore di quanti si siano sentiti colpiti dalla notizia, assicura che farà tutto il possibile per verificare quanto riportato ed eventualmente prendere provvedimenti verso i responsabili segnalandoli alle forze dell’ordine per le opportune sanzioni e allontanando i responsabili ritenendoli persone non gradite allo stadio San Siro durante le gare organizzate dalla nostra Società.

 

Ecco, non perdiamo di vista la questione fondamentale: negli stadi esistono ora gli strumenti video e audio per individuare e sanzionare i responsabili di questi comportamenti incivili. Questi elementi vanno isolati e allontanati, non solo dagli stadi così come hanno fatto recentemente Sampdoria e Juventus con gli idioti che hanno mimato l’aereo verso i tifosi del Torino.

Per cui non facciamone una questione di tifo, non difendiamo comportamenti indegni che possono essersi verificati, e lo sappiamo tutti perché, ahinoi, gli imbecilli non hanno colore di maglia e sono dappertutto, ma ISOLIAMOLI e, soprattutto, allontaniamoli per un bel po’ di tempo dai campi di calcio.

Questo è il gesto che chiediamo, a tutte le squadre, a tutti i tifosi e lo facciamo da uomini ancor prima che da liguri e genovesi.

mauromeo

Juventino dal 1975 o forse anche prima... Portiere e analista arbitrale. Figlio di papà milanista, mamma juventina. Ha subito anche l'influenza dello zio Gianni e del nonno Vittorio che gli hanno trasmesso l'amore per i colori bianconeri e che ora lo guidano da lassù... Blogger di approfondimento: Farsopoli e il calcioscommesse lo hanno visto anche alle prese con lo studio dei codici. Fondatore di Barzainter e Dodici. Farà la maratona #unpassoallavolta. Fan e amico dell'UDDP e di Ju29ro. Non fatelo arrabbiare perchè l'acqua cheta tira giù i ponti. Vive il blog e il calcio per passione.

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